I vantaggi del glutatione liposomiale, glutatione liposferico
Un articolo sui vantaggi del glutatione liposferico della consulente nutrizionale indipendente e scrittrice, Jenny Tschiesche BSc (Hons), registrata con Dip, ION, FdSc, mBANT e CNHC.
Se non avete mai sentito parlare del glutatione, non siete i soli. In un sondaggio che ho condotto tra dieci dei miei amici più cari, nessuno di loro ne aveva mai sentito parlare. Hanno dato per scontato che sarei stata il loro "Chiedi a un amico da casa" per quanto riguarda questo argomento. Tutto ciò che sembra avere un suono anche soltanto vagamente scientifico viene spedito verso di me.
Quando ho detto a questi stessi amici che si trattava di una argomento vitale per la loro salute, e che nessuno degli antiossidanti che consumano può funzionare senza glutatione, si sono messi a sedere per ascoltarmi. Nel frattempo, mi sono seduta anch'io e ho pensato "Be', almeno sanno che cos'è un antiossidante!". Si tratta, senza dubbio, di una vittoria da parte dello spot televisivo di una particolare marca di succo d'uva, che presenta dei corpi morbidi vestiti di un viola à la Cathy Freeman, e tutti con la stessa tutina. È giusto. Si tratta di quei supereroi vitaminici che aiutano a combattere gli elementi chimici cattivi che altrimenti ti farebbero male.
Rappresenta molto bene quanto sia importante questo tipo di sostanza nutitiva. Come la maggior parte delle sostanze nutritive, non è importante di per sé. È importante per ciò che può fare lavorando insieme ad altre sostanze nutrienti e insieme ai sistemi corporei.
Nel mondo dell'alimentazione, si incontrano talvolta particolari sostanze nutrienti che sono così vitali per il vostro benessere che, senza assumerne quantità sufficienti, potrebbe annullare i benefici ottenuti da un perfetto regime di allenamento fisico oppure da una dieta corretta. Nel caso del glutatione, semplicemente non puoi esistere senza di lui, o, quanto meno, senza quantità sufficienti dello stesso. Non importa cosa mangi,quali integratori usi, quanto esercizio fai, quanto sano credi di essere: la mancanza di questa sostanza nutritiva potrebbe annullare tutti i tuoi sforzi. Indovina un po'? Molti di noi hanno gravi carenze di glutatione.
Cerchiamo, quindi di scoprirne di più. Ecco la risposta a dieci delle domande più comuni fatte dal mio gruppetto non scientifico di soggetti che si sono appena interessati all'argomento:
Che cos'è esattamente il glutatione?
Nonostante la sua importanza, il glutatione è, infatti, una molecola molto piccola. È prodotto dai nostri corpi e si trova in ogni cellula.
Perché è così importante?
Il glutatione è il principale antiossidante naturale presente nelle nostre cellule. Altri antiossidanti consumati attraverso le nostre diete, come le vitamine C ed E, in realtà dipendono dal glutatione per poter funzionare.
Non ne ho mai sentito parlare prima. È stato soggetto di studi approfonditi?
È stato studiato in maniera approfondita. Tra il 2005 e il 2008, infatti, sono stati pubblicati oltre 38.000 documenti di ricerca riguardanti il glutatione e il suo effetto sulle malattie.
Che cosa fa?
Il glutatione svolge un ruolo fondamentale nella disintossicazione, ovvero nello sbarazzarsi di tossine ambientali, compresi i metalli pesanti, gli insetticidi e gli erbicidi, l'inquinamento da scarico automobilistico e molti effetti prodotti (anche passivi) del fumo di sigaretta. Non si tratta, comunque, delle uniche tossine che il glutatione può combattere. Siamo tutti sovraesposti allo stress rispetto al modo originario che i nostri corpi erano stati destinati a sopportare. Questo stress può causare l'ossidazione nel corpo, che deve essere affrontata da antiossidanti come il glutatione; ema, tuttavia, lo stress eccessivo può esaurire le nostre riserve.
Come faccio per sapere se ne ho quantità insufficienti?
Non esiste alcun segno o sintomo specifico, a meno che tu non ne sia medicalmente carente, ma puoi essere certo che insufficienti quantità di glutationi sono conosciute anche come causa di problemi al sistema immunitario. Sappiamo, per esempio, che quantità insufficienti di glutatione possono fermare l'azione delle cellule T e dei linfociti che li seguono, rendendoti incapace di combattere un'infezione. Una regolare infezione e reinfezione sono, quindi, segnali che potresti avere dei bassi livelli di glutatione.
Come posso fare per assumerlo?
La buona notizia è che il glutatione si presenta naturalmente in molti cibi come frutta e verdura fresche e biologiche.
Le cattive notizie sono che la maggior parte delle persone non mangia abbastanza prodotti di questo genere e, anche se lo fanno, si tratta spesso di vegetali ottenuti con metodi di produzione moderni, caratterizzati dalla sovraesposizione a tossine ambientali potenzialmente tossiche e dannose e che spesso possono determinare una carenza. Se hai una carenza di glutatione, inoltre, avrai bisogno di molto di più che limitarti a ingerire le grandi quantità di glutatione che la frutta e la verdura sono in grado di fornire.
Come posso essere sicuro di assumerne abbastanza?
Va da sé che, al centro di un corpo sano, c'è una dieta sana. La dieta dovrebbe concentrarsi soprattutto su frutta e verdura: con la seconda che si rivela molto più utile al corpo rispetto a grandi quantità della prima. Verdure come il cavolo, gli spinaci, le carote, il sedano, il broccolo, il cetriolo, il cavolo, i peperoni, i piselli e i fagioli dovrebbero far parte in maniera più regolare e quotidiana della tua dieta.
Una buona dieta è, tuttavia, soltanto un elemento nell'equazione del glutatione. Il glutatione può, purtroppo, scomporsi molto facilmente nell'intestino e nel fegato prima di poter raggiungere anche il flusso sanguigno, dove avrà il suo massimo effetto. Il glutatione intravenoso è risultato essere molto efficace; eppure non tutti hanno accesso a tali metodi di somministrazione integrativa.
Qual è, quindi, la risposta al problema della carenza di glutatione?
È il glutatione liposomale. Potresti pensare: "Che cosa cavolo vuol dire con questo gergo tecnico?" È davvero semplice, in realtà. Il glutatione è stato ricoperto con una sostanza che non si scompone nel corpo finché non ha raggiunto le cellule che ne hanno più bisogno.
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